Un progetto culturale sull’emigrazione buscatese
[Logo della pittrice Sara Villa, 2020]
Il progetto complessivo promosso dall’Associazione di promozione sociale e culturale “5 agosto 1991” di Buscate e sostenuto dal Comune di Buscate ha indagato sull’emigrazione “dimenticata” avvenuta a cavallo tra ‘800 e ‘900 dal territorio del Mandamento di Cuggiono (oggi definito come Castanese) verso i paesi europei, le Americhe e la Cina. Il progetto si è articolato in un primo momento in una mostra intitolata “San Lui Mo” di 28 pannelli divulgativi e con linguaggio adatto ad un pubblico vasto ed in particolare per le scuole, il libro “Mi a vö via” che analizza le motivazioni dell’emigrazione e il cortometraggio originale auto-prodotto “Mamma vado via. In Mérica”. In un secondo momento si è affrontata l’emigrazione verso l’America Latina ed in particolare l’Argentina.
[English translation]
The complete project promoted by “5 agosto 1991”, a cultural and social association, wanted to investigate about the “forgotten” emigration between end of ‘800 and beginning of ‘900 started from Mandamento di Cuggiono up to Europe Countries, China and America.
Project started in different steps.
FIRST PHASE:
– an exhibition entitled “SAN LUI MO”, complited with 28 charts, written with a real simple language particularly suitable for a large public and school.
– a book “MI A VO VIA” which analyzed the reasons of the emigration- and an original self-produced short film “MAMMA VADO VIA. IN MERICA”.
SECOND PHASE:
– Association investigated emigration from our territory to Latin America, in particulr to Argentina.
Di seguito sono riportate le schede dei lavori.
Indice
San Lui Mo (Mostra)
Mamma, vado via. In Mérica (Cortometraggio)
Mi a vo via. Appunti di storia dell’emigrazione buscatese in America e in Cina tra ‘800 e ‘900 (Libro)
Book City 2014 (Partecipazione a iniziativa)
I’m going away – Mi a vó via (versione in inglese del libro Mi a vo via)
San Maurino ai 500 buscatesi emigrati in USA (Benemerenza)
25 Ottobre Giorno dell’emigrante buscatese a St. Louis (Celebrazione)
La Mérica di frascuni: Appunti sull’emigrazione buscatese in Argentina tra ‘800 e ‘900 (Libro)
Sul Bastimento per Shangai (Libro)
Mostra “San Lui Mo”
Presentazione 10-24 maggio 2014
Il nome del progetto “San Lui Mo” deriva dall’etichetta spesso spillata sui berretti degli emigranti diretti a St. Louis, Missouri e serviva per farsi riconoscere dopo l’arrivo a Ellis Island. L’interesse per il fenomeno dell’emigrazione è nato nel 2012 quando si è scoperta l’esistenza del diario di viaggio di Giuseppina Croci, conosciuta a Buscate come ‘la Chinésa’ perché prima di risiedere in paese era stata a Shanghai inviata da un industriale milanese a lavorare in una filanda. Da subito, insieme all’attrice Nora Picetti, si è deciso di far conoscere con una lettura teatrale quest’opera. All’evento così nato, ha partecipato Ernesto R Milani, studioso di emigrazione lombarda, che ha lanciato l’idea di approfondire il fenomeno dell’emigrazione buscatese.
Facendo le prime ricerche, si è scoperto che tra il 1880 e il 1920 almeno 370 buscatesi avevano lasciato il nostro paese per emigrare in America. Ma era solo l’inizio: alla fine della ricerca, che riguardava solo l’emigrazione negli USA, i buscatesi emigrati in America erano diventati più di 500.
La mostra è formata da 27 pannelli con immagini e brevi testi che descrivono il percorso degli emigranti.
Mamma, vado via. In Mérica
Cortometraggio autoprodotto, Prima visione 28 settembre 2014
Da un’idea di Guglielmo Gaviani
Il cortometraggio costruito su una sceneggiatura originale, racconta la storia di due giovani che si fidanzano, ma poi lui decide di partire per l’America. Passa qualche anno ed il ragazzo che intanto si lavora stabilmente a St. Louis, decide di scrivere a casa per invitare la fidanzata a raggiungerlo. Ma riceve da sua mamma la brutta notizia che la fidanzata si è sposata al paese con un altro. La mamma però è disposta a chiedere se la sorella minore dell’ex fidanzata vuol venire lei in America. E così avviene: i due si incontrano per la prima volta sul molo di New York e iniziano insieme una nuova vita.
Attori in ordine di apparizione: Mauro Martinenghi, Lucia Dumi, Nora Picetti, Riccardo Colombini, Annalisa Restelli, Stefano Spiniello, Sara Zoia.
Riprese audio e video. Editing video: Cristiano Piattoni, Valeria Valli
Musiche: “Il Sirio” è eseguita dai Baraban. Arrangiamento e adattamento di Aurelio Citelli e Paolo Ronzio. “Mérica, Mérica” è una registrazione originale di Guglielmo Gaviani e Marisa Pisoni effettuate a Buscate nel dicembre 1980 e gennaio 1981, informatrici Angela Gianella (Panöa), Giuseppina Merlotti (Pinéta).
Il cortometraggio “Mamma vado via. In Mérica” è stato selezionato al concorso “Scrivere altrove. Italia che migra” della Fondazione Nuto Revelli nel 2015.
Il cortometraggio è disponibile su richiesta in formato DVD.
Questo il trailer:
Mi a vo via. Appunti di storia dell’emigrazione buscatese in America e in Cina tra ‘800 e ‘900
di Guglielmo Gaviani
Emigranti da Buscate tra il 1880 e il 1920. Appunti di una ricerca
Ed. ilmiolibro.it 2014
Il libro descrive le problematiche dell’emigrazione nel Mandamento di Cuggiono, racconta la storia di alcune famiglie ed elenca gli emigrati partiti con le notizie raccolte sulle navi e la destinazione.
Un vecchio proverbio lombardo dice che quando uno sta per annegare ed è disperato si aggrappa anche alla falce. I nostri contadini, affamati da contratti agrari iniqui, da una terra povera e dalla necessità di mantenere famiglie numerose, giocarono la carta dell’emigrazione, cercando fortuna ovunque ci fossero delle opportunità. Molti di questi la trovarono in America a St. Louis o a Herryn, altri si accorsero di essersi aggrappati ad una falce.
Libri disponibili in formato cartaceo ed ebook sul sito ilmiolibro.it
Book City 2014
Il lavoro SAN LUI MO è stato presentato il 14 novembre 2014 all’interno della manifestazione Book-City alla Biblioteca Calvairate di Milano.
I’m going away – Mi a vó via (versione in inglese del libro Mi a vo via)
The Emigrants of Buscate, 1880-1920
di Guglielmo Gaviani
Ed. ilmiolibro.it 2015
This work is dedicated to those unknown emigrants who do not appear here. Although our research has been painstaking, no matter how deep we looked, many remain nameless and will not appear in these pages due to the many transcription errors, because their names or places of origin were mangled by the boarding offices, or by functionaries who often held a grudge, perhaps because they were travelling clandestinely, deliberately avoiding registration procedures. These people will thus remain forever invisible to all, except for the faint recollections of distant descendants carrying their surnames.
Libri disponibili in formato cartaceo ed ebook sul sito ilmiolibro.it
San Maurino ai 500 buscatesi emigrati in USA
Nel gennaio del 2015, l’Associazione 5 agosto 1991 ha proposto all’Amministrazione di Buscate di assegnare ai 500 emigrati buscatesi in America l’onorificenza “San Maurino” e l’Amministrazione ha aderito a questa proposta con entusiasmo. Il Presidente dell’Associazione 5 agosto 1991, che nella cerimonia ufficiale ha ritirato l’attestato consegnato dal Sindaco di Buscate, si è impegnato a consegnare l’attestato ad un discendente degli emigrati buscatesi per il recapito al Sindaco di St. Louis.
Il 12 luglio del 2015, con una cerimonia in Comune a Buscate, è stata consegnata al prof. Chris Stephens da parte del presidente dell’associazione 5 Agosto 1991, alla presenza del sindaco Marina Pisoni, l’onorificienza del “San Maurino”. Il Prof. Stephens, discendente di una famiglia di Buscate e presidente dell’Italian Club of St. Louis, si è impegnato a consegnarla al Sindaco di St. Louis.
La consegna del “San Maurino” è avvenuta a Saint Louis, in data 25 ottobre 2015, ed è stata condivisa attraverso una videoconferenza, via skype, tra le due comunità: quella di St. Louis, raccolta della chiesa di San Ambrogio a St. Louis, e quella di Buscate, in sala Angelo Lodi.
Durante la cerimonia americana di consegna del “San Maurino”, il Sindaco di St. Louis ha dichiarato che il Consiglio comunale della città ha proclamato il 25 ottobre 2015 “Giorno dell’emigrante buscatese”.
Un incontro emozionate e pieno di significato: il ristabilimento di un ponte tra la comunità dei discendenti degli emigrati buscatesi a St. Louis e i parenti in patria.
La cerimonia è iniziata con gli inni nazionale italiano e americano suonati dalla Banda Santa Cecilia di Buscate ed è proseguito con il discorso del Sindaco di Buscate Marina Pisoni.
Nel primo anniversario della proclamazione del 25 ottobre quale “Giorno dell’emigrante buscatese a St. Louis”, l’Associazione 5 agosto 1991 ha inviato una cartolina ricordo ad alcuni discendenti di emigrati buscatesi di St. Louis e Herryn.
La Mérica di frascuni
Appunti sull’emigrazione buscatese in Argentina tra ‘800 e ‘900
di Guglielmo Gaviani
Ed.ilmiolibro.it 2020
La Mérica di frascuni è un modo ironico con cui i nostri emigranti chiamavano l’America del sud ed in particolare l’Argentina. Per altri era l’America “matta” cioè senza valore, al contrario dell’altra America del nord considerata “ricca”. Con il termine frascuni si intendono le foglie del granturco e rimanda alle grandi piantagioni di questo cereale di cui era ricca l’Argentina. Contrariamente all’esperienza dell’emigrazione negli USA, che aveva come prospettiva l’inserimento nei settori minerario e industriale, quella in Argentina era più indirizzata al settore agricolo e commerciale.
Anche questo lavoro raccoglie le notizie sugli emigrati, i porti di partenza, le nati e la destinazione. In alcuni casi si è potuto raccontare anche che tipo di inserimento hanno avuto nell’economia dell’Argentina.
[Traducción al español]
La “Merica di Frascuni “es una manera irònica con la cual nuestros emigrantes llamaron la Amèrica del Sud y en particular la Argentina. Para otros era la Amèrica “selvaje” , es decir sin algun valor, en contraposiciòn a la otra Amèrica del Norte considerada rica. La palabra “frascuni” se refiere a la “chala”, hojas del maìz, evocando las grandes plantaciones de este cereal que abundaba en la rica Argentina. Contrariamente a la experiencia de la emigraciòn en los Estados Unidos, que tenia como perspectiva la integraciòn en los sectores minerarios y industriales, la emigraciòn en Argentina era orientada al sector agropecuario.
Esta narraciòn recoge tambièn las noticias sobre los emigrados, los puertos desde donde se partia, los nacidos y la destinaciòn. En algunos casos se ha podido tambièn narrar que tipo de integraciòn han tenido en la economìa Argentina.
Libri disponibili in formato cartaceo ed ebook sul sito ilmiolibro.it
Sul Bastimento per Shangai
diario del viaggio da Genova a Shanghai di Giuseppina Croci (1863-1954)
avvenuto nel 1890
Udine Forum, 2011
Giuseppina Croci (1862-1954) è la primogenita di una numerosa famiglia di Castano Primo e dopo la terza elementare (allora le classi a Castano finivano con la terza e il padre gliela fa ripetere tre volte) lavora alcuni anni in filanda. Nel 1890, a 27 anni, coglie l’opportunità offerta dal suo datore di lavoro (il sciour Beretta) di andare a lavorare a Shanghai, ma con mansioni anche di corrispondente contabile. Il 7 giugno 1890 parte dal paese ed il 9 s’imbarca su un bastimento tedesco in partenza da Genova. Il suo diario di viaggio è stato pubblicato con il titolo “Sul bastimento per Shanghai” dalla Editrice Universitaria Udinese nel 2011. Dopo cinque anni di lavoro presso la Filanda Beretta, Giuseppina torna in Italia con un piccolo gruzzolo e si stabilisce a Buscate dove vivrà fino alla morte. Per i buscatesi Giuseppina Croci è sempre stata la Chinésa.
[English translation]
Giuseppina Croci (1862-1954) was the first-born of a large family in Castano Primo and, after completing third grade education in Castano, she worked for a few years at a spinning mill. (At the time, classes in Castano ended with the third grade and her father forced her to repeat it three times.) In 1890, at 27 years of age, she took the opportunity offered her by her employer (Mr Beretta) to go and work in Shanghai, with the additional duty of accounting correspondent. On 7th of June 1890, she left her home town and boarded a German ship leaving from Genoa on the 9th. Her travel diary, “On the ship for Shanghai”, was published by the University of Udine’s publishing arm in 2011. After five years of work at the Beretta Spinning Mill, Giuseppina returned to Italy with a small nest egg and set herself up in Buscate, where she lived until her death. For the people of Buscate, Giuseppina Croci was always known as La Chinesa (“The Chinese Woman”).