Niente di imperativo: solo brevi suggerimenti su alcuni dei libri, magari meno noti al pubblico, appena acquistati o già presenti nella nostra biblioteca, sperando di fare cosa gradita.
Tre voci si alternano in questo romanzo potente, che non lascia indifferenti: c’è quella di Lucija, donna costretta da un incidente ad una vita immobile nel corpo, ma vigile nel pensiero e nello sguardo; quella di Dorian, che prima era Dora, compagno di Lucija, che la ama e la rispetta e che nota come ora che abbia completato la sua transizione in uomo il mondo lo percepisca in maniera diversa da quando era donna. E poi c’è la voce della madre di Lucija, che invece disprezza e rigetta tutto ciò che è diverso, che ha sempre avvolto di amore soffocante i suoi figli, intrappolata in una vita di doveri e rispetti e di ruoli consolidati della famiglia e della società e del loro inevitabile portato di violenza e dolore.
Tamar Weiss Gabbay, La meteorologa
Rientrata nel paese natio, la protagonista che non avrà mai un nome ma solo una funzione, la meteorologa appunto, crea una stazione meteo nella propria casa e da lì diventa una ascoltata e quasi immancabile voce per tutti coloro che vogliano sapere le previsioni. Ma quando queste previsioni raccontano di siccità o di violenti nubifragi, conseguenza del cambiamento climatico, cambia la reazione dei concittadini, che incolpano chi tali condizioni prevede, come se ne fosse lei la colpevole e non, invece, qualcosa che riguarda il nostro modo di vivere: un finale poi tragico e catartico prova a riconsegnarci una speranza per un futuro migliore.